Gli impianti dentali hanno bisogno di un’igiene dedicata: non “soffrono” la carie ma possono sviluppare perimplantite se placca e batteri non vengono rimossi con costanza. In questa guida scoprirai come pulire impianti dentali ogni giorno, quali strumenti usare, cosa evitare e quando prenotare sedute di igiene professionale presso Orthofamily a Roma nord.

Perché è importante pulire gli impianti dentali
La superficie dell’impianto, seppur titanica, può accumulare placca batterica che penetra nel solco gengivale e innesca un’infiammazione chiamata mucosite; se trascurata, evolve in perimplantite con perdita di osso di supporto. Un’igiene corretta riduce il rischio di sanguinamento, cattivo odore e mobilità implantare.
Spazzolamento corretto su impianto singolo
Usa uno spazzolino a setole morbide inclinato di 45° verso il margine gengivale. Movimenti circolari delicati per 2 minuti, due volte al giorno. Gli spazzolini elettrici con sensore di pressione aiutano a mantenere l’intensità adeguata, evitando recessioni gengivali.
Strumenti interdentali: filo superfloss e scovolini
Per gli spazi tra impianto e dente naturale occorre un filo spugnoso (superfloss) che deterge la superficie implantare. Gli scovolini devono avere anima plastica rivestita: il metallo nudo potrebbe graffiare il titanio e favorire accumuli di placca. Chiedi all’igienista di Orthofamily la misura adatta: troppo piccolo non pulisce, troppo grande traumatizza la gengiva.
Igiene professionale e rimozione del biofilm
Ogni 4–6 mesi è consigliabile un’ablazione con punte in PEEK o teflon che non graffiano l’impianto. Il getto di glicina o eritritolo rimuove il biofilm anche nelle zone sottogengivali. Dopo la seduta, l’igienista applica un gel a pH neutro che favorisce la riepitelizzazione.
Cosa non fare: errori comuni nell’igiene degli impianti
- Usare stuzzicadenti in legno: lasciano schegge che irritano il tessuto.
- Utilizzare dentifrici sbiancanti abrasivi: possono creare micro-graffi.
- Trascurare il controllo annuale radiografico: la perimplantite iniziale è asintomatica.
Come tenere pulite protesi su impianti multipli
Ponti avvitati o toronto bridge richiedono scovolini angolati e un idropulsore con punta ortodontica. Dirigi il getto dall’interno verso l’esterno per evitare che residui alimentari finiscano sotto la protesi. Sera e mattina dedica almeno 5 minuti a questa manovra.
Segni di allarme: quando contattare il dentista
Sanguinamento persistente, alito cattivo che non passa con lo spazzolamento, sensazione di corpo estraneo o lieve mobilità sono campanelli d’allarme. Una visita tempestiva consente di intervenire con laser a diodi o terapia fotodinamica, salvando l’impianto.
Conclusione su come pulire impianti dentali
Mantenere impianti in salute è un impegno quotidiano. Ora sai come pulire impianti dentali in modo efficace: se hai dubbi, il team di Orthofamily è a tua disposizione a Roma.
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